Canzoni delle fiabe

Ho cantato il disordine di una strana "Aidì", l'ammutinamento del Bounty, l'ondeggiare dell'Adige e il silenzio di Jonestown...

Tra i rumori di pagine e un disastro d'amore, ho chiesto di non aspettarsi da me canzoni pop, e a qualcuno di non toccare gli artisti.

Ho ipotizzato una "Primavera Occidentale" e riflettuto sulla creazione di nuovi poli, sempre tenendo in mente che tutto "passa presto".

Con delle ragazze musiciste bravissime abbiamo creato un gruppo dedicato ai ragazzi felici di Summerhill,

e un po' alla volta sentirete queste canzoni...

 

A giugno 2017 viene pubblicato il primo Album "Summerhill" con 13 tracks.

E vorrei essere con voi quando suona il re il violoncello e ci ricordiamo di essere stelle al mattino, foglie sotto la brina.

 

 

Primo Album “SummerHill” (2017)

01. Summerhill

Siamo stelle al mattino, foglie sotto la brina,

siamo il sole che piscia i suoi raggi sulla strada

Dall’inizio aiutati con il cuore in sordina,

e la “verità” in tasca vada come vada.

 

Cos’è per te ‘sta vita qua, o almeno se ci assomiglia?

La chiami forte libertà ma vedo che però dopo non si sveglia.

 

Siamo favole nuove, siamo storie ridenti,

siamo giochi di ferro, acqua, fango e legni.

Eravamo soldati, con cravatte pulite,

c’eravamo confusi con le vostre vite.

 

Cos’è per te ‘sta vita qua, o almeno se ci assomiglia?

La chiami forte libertà ma vedo che però dopo non si sveglia.

…che però dopo non si sveglia.

 

Siamo stelle infinite sul giardino del mondo,

sono nostre le vite per ogni secondo.

 

 

02. La canzone delle fiabe

 

Nel bosco una vecchietta dà le mele alle bambine, e pian piano gli cancella la bellezza

E nel bosco sta morendo da una vita una ragazza che respira.

E nel bosco che si aggira è un lupo che protegge troppo le sue donne.

Nel paese dei balocchi quanti sciocchi e lo stanno già ingrandendo. Uohoo….

Anche Alice sta inseguendo ormai da ore il suo coniglio,

e nessuno è andato a dirle che era un sogno! Uhu-u

 

Capitan uncino per avere il mare ha a che fare solamente con la piovra.

Cenerella non è a casa, non è neanche in discoteca.

È tutto fermo da una vita non tira neanche quasi il vento

e un fuoco brucia il niente solo perché non è stato spento Uhu-u

 

Un libro è una storia, tu come lo usi?

Le fiabe hanno un lieto fine se non lo chiudi!

 

Nel castello c’è una bestia, maledice i suoi sogni da più sere Uohoo….

E nel bosco c’è un arciere, che ha più soldi che bisogni,

mentre Alice sta piangendo ormai da giorni il suo coniglio,

e nessuno mi ha più detto se ero sveglio! Uhu-u

 

Un libro è una storia, tu come lo usi?

Le fiabe hanno un lieto fine se non lo chiudi!

Un libro è una storia, tu come lo usi?

Le fiabe hanno un lieto fine se...!

 

 

03. Brucerà di te

 

Guarda questa vita: è piccola anche se

è stupida e infinita ma lo sai che cerca, sì... che cerca te.

Posso ritornare però per dirti che

è facile lasciare questa storia in alto mare finché succede che

 

mmm.. Brucerà di te, amore, questa vita e io non l'ho sentita io non l'ho capita mai e dopo passa in fretta

brucerà di te, eppure non la vedi e nonostante il freddo non è che chiami.

 

C'è un particolare quando sei con me

anche quando piove, quando manca il sole, sembra ci sia pace e invece… e invece

 

mm.. Brucerà di te ancora questa mia vita e io non l'ho capita io non l'ho sentita mai così pulsare così tanto

brucia già di te, e brucerà per quanto, e brucerà comunque di questo amore.

 

E ti prenderò… per partire per spiagge di luce

Ma mi porti tu fino a che, fino a dove ne sarai capace

E poi torneremo dentro a questo universo, sotto il solito cielo e...

 

mm.. Brucerà di te ancora questa vita e io non l'ho capita io non l'ho sentita mai così brillare così forte

brucerà di te, e io non riesco ancora, e io non posso ancora... dimenticare.

 

 

04. Una storia infinita (Buongiorno, signorina)

 

Buongiorno Signorina, la mattina è troppo chiara per lei

Mi son svegliato prima… per fare i fatti miei.

Buongiorno mia Regina, sono io stavolta il suo re?!

Non l’ho svegliata prima… ma le ho lasciato su il caffè!

 

Buongiorno Signorina, ho tanta strada ancora, sa

È per arrivare prima che non mi vede qua.

Buongiorno Signorina, so che lei non se lo aspetterà

volevo dirlo prima: ma l’amore non va a ricarica!

 

Sai… stavo pensando a noi… a ciò che non si dice mai, di cose nascoste dai…

E… E stavo pensando a ieri… Fragile tra i miei pensieri… solo che non so dov’eri!

 

E io ti aspetto al mare, che non c’è, non c’è più una scusa per

Stare stesi al sole e non c’è, non c’è più una scusa per

Una storia finita che dura tutta la vita…

    Una storia è finita ma dura tutta una vita.

 

Buongiorno Signorina, riuscirà senza di me lo stesso,

avevo qui una spina da togliermi al più presto.

Del resto, Signorina, volevo dirle che era mia,

dovevo farlo prima: ma l’amore ti porta via.

 

Dai… Mi volevi dire ma prenditi la libertà… Forse era fatalità

E poi… Poi saremo ancora noi… ma liberi un po’ di più… di quello che eravamo ieri!

 

E io ti aspetto al mare, che non c’è, non c’è più una scusa per

Stare nudi al sole e non c’è, non c’è più una scusa per

Una storia finita che dura tutta la vita…

Una storia è finita ma dura tutta una vita.

 

 

05. Nella “Città di Giovanni”

 

Lascio giù le scarpe nuove tanto lì c’è sabbia

C’è chi prende l’occasione, stanco della nebbia

C’è un’idea che mi ritorna, lo sai: vivere con la gente

stesso cibo, stessa notte, stessi guai, senza differenze…

 

Nuova terra, nuovo sole, genere disperso

Aggrappati all’equatore, in mezzo all’universo

Ci son frutti e son di tutti, da noi, qui: dal bianco al nero

I colori delle piume adesso sì, brillano nel cielo…

 

Nella “Città di Giovanni” stiamo tutti bene, abbiamo l’amore, abbiamo i miracoli.

Nella “Città di Giovanni” non ci son catene, ma non cercateci, però non svegliateci.

Nella “Città di Giovanni” siamo così belli, abbiamo gli oracoli, abbiamo l’amore.

Nella “Città di Giovanni” non ci son cancelli, e siamo liberi, e non si può tornare.

 

Quanto dura questa festa, tutto un girotondo

E se Dio gira la testa in quest’angolo del mondo

Ci vedrà riunirci assieme solo noi: grandi e piccini

E decidere col vento, e brindare poi, siamo più vicini…

 

Nella “Città di Giovanni” stiamo tutti bene, abbiamo l’amore, abbiamo i miracoli.

Nella “Città di Giovanni” non ci son catene, ma non cercateci, però non svegliateci.

Nella “Città di Giovanni” siamo così belli, abbiamo gli oracoli, abbiamo l’amore.

Nella “Città di Giovanni” non ci son cancelli, e siamo liberi, e non si può tornare.

 

 

06. Disastro d’amore

 

Sanguino note sul pianoforte quando non riesco a gridare…

Quando quest’anima sente che a volte tu sei rimasta lontana,

quando capisce che il tempo che abbiamo davanti… si va a raddoppiare

fino al momento che sembra che in fondo non riesca nemmeno a finire.

 

Gioco coi tasti, li premo a memoria saltando dai bianchi ai neri…

Come i momenti che han fatto la storia, la nostra di oggi e di ieri.

E parlo del modo in cui domani potremmo finire a parlare

di come è finito o iniziato… Un disastro d’amore…

 

Sai… Quando il tempo vola al rallentatore

Poi… Si gonfia all’infinito che sembra scoppiare…

 

Scorro le dita pian piano come se stessi cercando qualcosa...

Come se avessimo un album di foto dove trovarci lì ancora…

Quando la vita è passata per dirci che era arrivato il momento

di chiuderci il cuore, a chiave, perché sarebbe venuto su vento.

 

Sai… Quando il tempo passa al rallentatore

Poi… Si espande all’infinito, non fa respirare…

E… Ci rimarremo dentro per quante ore

    Fino a doverci fidare.

 

Mentre finisco le note e finisce la musica in questa canzone…

Sopra il cielo si rompe in mille pezzi che brillano al sole

e scrivo su pezzi di carta per dopo permettermi di dimenticare

di ricordare che perderci sarebbe soltanto un disastro totale…. Di quelli d’amore.

 

Uh! Ci rimarremmo dentro per quante ore…

 

 

07. Il tempo perso

 

Si può recuperare il tempo perso?

Te che la fortuna… ce l’hai al collo?

 

Qui la vita è una giostra impazzita Coi giri sempre più lunghi

E man mano che va avanti il tempo Fermerà meno turni

Tutti quanti con in mano il biglietto Che lo davano omaggio

Ne ho già visto qualcuno per terra Con il coraggio.

 

E tra questi che non c’era il tuo Ne sono sicuro

Tu non badi i presenti, il passato E l’infinito futuro

Ami il mondo, lui sbaglia e lo ami Un’altra volta

E lo fai senza avere bisogno Di una vita di scorta

 

Si può recuperare in un giorno tutto il tempo perso?

Te che la fortuna ce l’hai tutta tatuata al collo?

ogni volta che mi perdo, qualcuno mi mostrerà

che anche a marzo nevica.

 

Lasci ancora i tuoi sogni scoperti fuori all’aperto

a giocare coi raggi del sole o col brutto tempo.

Per tornare vuoi scegliere sempre le strade più nuove.

Cosa vuoi che mi serva la gente che mi dà ragione?

 

Ogni stella che cade farà

col tuo sguardo una rima

Una luce veloce che arriva,

tu prendila prendila prendila prendila, tienila tienila…

 

Si può recuperare in un giorno, in un giorno, in un giorno tutto il tempo perso?

Te che la fortuna ce l’hai tutta, ce l’hai tutta, ce l’hai tutta tatuata al collo?

 

Si può recuperare in un giorno tutto il tempo perso?

Te che la fortuna ce l’hai tutta tatuata al collo?

ogni volta che mi perdo, qualcuno mi mostrerà

che anche a marzo nevica.

Uuh che anche a marzo nevica.

Che anche a marzo ..nevica.

 

 

08. Rumore di pagine

 

Rumore di pagine e di mare

e dove va a finire questo cuore

che non si fa riempire da strascichi di storie

e vola un po’ più su.

 

La testa, la testa che fa male

la cura in una notte la stella più vicina,

la salva sulla barca, la riva è la mattina

e non fa male più.

 

Ti giri, ti giri sulle scale

e non capisci il dritto e non capirci è giusto,

è anche un po’ un diritto, un complice dispetto

che male più non fa.

 

Va bene sentirsi quando il sole

scalda piano l’acqua, accarezza l’erba,

quando accorcia l’ombra, ci bacia sulla fronte,

la fronte e nulla più.

 

E… vuoi sapere quanto viene a costare un bicchiere

e… questa sera sarà per noi due, se non vado a fuoco prima…

 

E… vuoi sapere cosa viene a costare un bicchiere

e… questa storia sarà per noi due, se non vado a fuoco prima…

 

 

09. Non toccate gli artisti

 

Non toccate gli artisti, sono come i veri giornalisti,

hanno la verità in bocca e un’idea nella testa…

E una mano sul cuore che ha una ferita che spurga.

Non toccate gli artisti e basta.

 

Non toccate gli artisti, hanno un mondo per loro,

che magari o per forza è forse un mondo più vero.

Che non resta legato né alla terra né al tempo

E comunque nemmeno al cielo.

 

Non toccate gli artisti perché vivon due vite,

con un passo a ciascuna e senza averle capite.

Loro forse non sanno e raccontano per volere del bello,

perché il sole han imparato a guardarlo.

 

 

10. Nuovo polo

 

Vai via di qui! Prendi un taxi, forse non va in Australia, forse non vola in aria…

Ma ci pensi su tre volte di più, non ci saranno errori se prendi e corri adesso fuori!

Dici che sai che dovunque andrai non scapperai dai guai:

di te non ti libererai yeyeyeyeye

 

E vuoi capire… fin dove può finire

il cerchio d’onda che va dall’epicentro di questa festa!

 

Domani sì, sarà lunedì, ma per ricostruire si deve far cadere…

Quest’aria che c’è di plastica e carica di elettroni.

Sorgeranno poli nuovi! yeyeyeye

 

E vuoi sapere… fin dove può arrivare

questa esplosione che, sai, ci pende sempre sulla testa.

E vuoi capire… fin dove può finire

il cerchio d’onda che va dall’epicentro di questa “festa”!

 

E vuoi sapere… fin dove può arrivare

questa esplosione che, sai, ci pende sempre sulla testa.

E vuoi capire… fin dove può finire

il cerchio d’onda che va dall’epicentro di questa “festa”!

 

 

11. Le ragazze a Tahiti

 

Le ragazze a Tahiti hanno nuovi colori, non ti pesano il cuore come i puritani.

E non hanno paura a guardarci negli occhi, a toccarci le mani coi loro fiori.

“Mi scusi, signor Capitano, com’è vera ‘sta luna, ho ballato sul dorso di Dio senza avere fortuna.

 

Qui c’è odore di mosche tra i maestri ubriachi, tra gli stracci bagnati, che devo vivere.

E con ogni mia onda anche il mare più piatto sarà nuova tempesta per quelli stanchi.

Mi scusi, signor Capitano, se Lei non è eterno, c’è già un uomo pronto e adesso sono all’inferno!

 

Prendi le spade, un po’ d’acqua ed i tuoi... E tutte le stelle del cielo che vuoi.

E quando saremo lontani da voi chiamateci sognatori, non serve eroi.”

 

Lì davanti al sole si risvegliano palme e non serve quadrante per capire.

Le ragazze a Tahiti sono come leggende: chi le racconta non le sa vivere.

“Mi scusi, signor Capitano, se Lei non è eterno, c’è già un uomo pronto e adesso sono all’inferno!

Mi scusi, signor Capitano, com’è vera la luna, ho trovato sul dorso di Dio questa fortuna, questa Regina, la mia fortuna.”

 

 

12. Qua, dove l’Adige (tratto da una poesia di Berto Barbarani)

 

Qua, dove l’Adige, senza fermarsi,

Rompe nei ponti la sua canzone,

Prendo quei versi che vanno a annegarsi,

li tiro a riva col mio bastone…

 

Poi me li asciugo, li metto al caldo

Ché prendano fiato e ritornino in qua,

li mando a spasso sul Monte Baldo

che li fa degni di questa città.

 

Quando son svelti, liberi e pronti,

portati all’uso della ragione,

io che ci godo a guardar dai ponti,

rompo nell’Adige la mia canzone…

 

Canto i mulini, canto le chiese,

con la mia solita sincerità,

canto le donne del mio paese

Ma così bene che neanche si sa…

 

Se la mia vita di tutti i giorni

Se ne va liscia, canto così:

se la fortuna mi farà i corni,

mastico amaro per tutto il dì;

 

Nascosto dentro a un’osteria,

annego la rabbia con del buon vino…

Torna l’allegra malinconia,

il filo rosso del mio destino!

 

 

13. Non è, a è come se

 

Non è che ho passeggiato con te, non è, non è che abbiam parlato fino a tardi…

Non è che ho visto mille film con te solo perché mi dicevi di guardarli.

Non è che abbiamo riso delle cose belle, non è che ti ho già chiesto di cercarsi…

Non è che ho mai dormito assieme a te solo perché non ho smesso di sognarti.

 

Non è… Ma è come se… e tu mi lasci libero di pensarlo.

E anche se… se… noi ci perderemo… Ma adesso che ci siamo, cosa ce ne importa di quello che sarebbe stato…

E anche se… se… poi ci perderemo… Ma adesso che ci siamo, che cosa ce ne importa di quello che sarebbe stato… un'altra volta…

 

Non è che riesco a leggerti negli occhi, non è che so il passato dei tuoi giorni...

Non è nemmeno che saprò aspettare sempre solo perché vorrei esserci se torni.

Non è che abbiamo ragionato sul mondo e neanche visto stelle altalenarsi...

Non è che mi hai toccato l'anima per sbaglio o che hanno scelto loro di sfiorarsi.

 

Non è… Ma è come se… e tu mi lasci libero, libero di sbagliare.

E anche se… se… noi ci perderemo… Ma adesso che ci siamo, cosa ce ne importa di quello che sarebbe stato…

E ora che… che… ora che ci siamo… Noi non ci perderemo, e cosa ce ne importa di quello che sarebbe stato…

 

Non è che ho passeggiato con te, non è, non è che abbiam toccato la luna…

Non è che ho visto mille film con te…

Non è, ma è come se.